I filati utilizzati per il lavoro a maglia sono ottenuti dalla tessitura di fibre naturali o chimiche.
Appartengono alle fibre naturali la vigogna, l’alpaca, il cachemire, la lana, il mohair, l’angora, il cotone, il lino, la canapa e la juta.
La caratteristica principale di queste fibre è la resistenza e l’ottima resa durante la lavorazione. Richiedono tuttavia una certa cura nel lavaggio: i capi realizzati con queste fibre, infatti, vanno lavati a mano o in lavatrice impostando un ciclo delicato.
Le fibre Chimiche si suddividono in artificiali e sintetiche.
Le fibre artificiali si ottengono principalmente dalla trasformazione della cellulosa come la viscosa e il rayon (detta anche seta artificiale).
Le fibre sintetiche (acriliche, nylon, poliestere) derivano dagli idrocarburi, ottenuti dal petrolio e dal carbone.
Le fibre chimiche sono resistenti ed elastiche, quasi indeformabili; si lavano in lavatrice e non richiedono la stiratura. Possono però provocare allergie.
Un Saluto
Federico Scatizzi