Scrivo questo articolo perchè molte persone mi chiedono cosigli su quali filati scegliere per i loro lavori a maglia.
Spesso alcune persone che non hanno mai lavorato i filati di cashmere sono male informati, e con questo articolo vorrei cercare di fare un po’ di chiarezza.
Si trovano online articoli che parlano del filato 2/28 come il migliore in qualità, ma questa affermazione non è esatta. Infatti 2/28 è uno dei numeri riferiti allo spessore del filato.
Per misurare lo spessore dei filati infatti non si può usare il calibro o altri strumenti di misurazione. Lo spessore dei filati si misura in metri contenuti in un kg di filato.
Per esempio 2/28 è un filato ritorto a 2 capi dove ogni capo ha lo spessore di 28000 metri/kg. Quindi i numeri che si trovano (per es. 2/28, 2/27, 2/15, 3000, 3200, 4600, ecc.) servono a determinare lo spessore del filato in base alla lunghezza.
La qualità si determina dalla finezza della fibra utilizzata per realizzare il filato, la tintura, il tipo di filatura e tutta una serie di fattori che solo i tecnici possono capire e conoscere a fondo.
Noi profani determiniamo la qualità in base alla filatura che produce il filato stesso. In primis ti posso dire che i filati prodotti da filature specializzate italiane sono i migliori del mondo, ma oggigiorno ci sono anche qualche filatura in Gran Bretagna ed in Cina che producono filati di ottima qualità (quasi) come i nostri.
In Italia ci sono tantissime filature che producono filati in Cashmere, ma quelle che producono le migliori qualità non sono tantissime, sono quelle filature specializzate nella produzione del cashmere.
Per citarne qualcuna, quelle che mi vengono in mente così a braccio: Filati Biagioli Modesto, Loro Piana, Manifatture Cariaggi, Millefili Spa, Zegna Baruffa, Grignasco, Botto Poala e Botto Giuseppe, Ricignolo gruppo GTI, ecc.
Tutti i filati in cashmere si possono lavorare sia a mano (ai ferri) sia a macchina da maglieria. I filati da macchina da maglieria generalmente sono più fini, cioè meno spessi, e per lavorargli a mano bisogna lavorargli a più capi, come per esempio il 2/28, 2/27, 2/15, ecc. ma ci sono dei filati più spessi che si possono lavorare sia a macchina da maglieria sia a mano direttamente ad un capo, come per esempio i filati 2800, 3000, 3200, 3500, 4500, 4600, ecc.
Naturalmente più basso è il numero meno metri/kg ci saranno e quindi saranno più spessi. Questo non comporta una differenza di qualità, ma solo una differenza di spessore.
In quanto alla scelta del filato da utilizzare, molto spesso è una questione di gusti e preferenza. Gusto del colore, preferenza di come lavorarlo (per esempio un filato grosso si lavora più in fretta e si realizza un maglione più grosso, viceversa per un filato meno spesso), e molti altri fattori come il modello che si vuole realizzare, la mano nella lavorazione, il tipo di punto che si vuole realizzare, ecc.
Quindi resta difficile anche dare dei consigli in quanto molti fattori sono soggettivi.
Ma ricordati sempre e comunque che i nostri filati sono sempre in rocche e non sono trattati, appaiono grezzi così come sono, quindi necessitano del trattamento prima o dopo la lavorazione. Come sempre ti consiglio vivamente di fare sempre un piccolo campione e lavarlo prima di effettuare il lavoro definitivo.
Qui su questo blog e sul nostro sito web troverai molti consigli sulla lavorazione dei nostri filati. Prenditi un po’ di tempo di tanto in tanto per leggere tutte le informazioni che mettiamo a disposizione.
Federico Scatizzi
Hircus Filati