Quando si lavorano a macchina filati a stock bisogna aspettarsi di trovare nella rocca almeno un nodo o due. In alcuni casi si possono trovare anche più di due nodi.
I filati in stock provengono da maglifici, che “ripuliscono”, per così dire, il magazzino dagli avanzi di filati di cui hanno prodotto ordini di maglieria per il loro clienti, oppure possono provenire da fallimenti e aste (il che è praticamente la stessa cosa), o da filature o maglifici che chiudono e vendono sottocosto i filati rimasti.
In genere chi acquista i filati in stock li manda poi in roccatura, per essere “ricondizionati”. In questo caso la ricondizionatura è una ri-roccatura del filato, con relativa paraffinatura, per controllare se il filato è ancora in ottimo stato o ha alcuni difetti. I difetti che si possono incontrare nei filati in stock sono le tignole o la debolezza, cioè che il filato si rompe troppo facilmente.
In entrambi i casi le rocche vengono messe da parte e in genere vendute o cedute a chi si occupa di riciclare i materiali per realizzare i filati eco friendly.
Quando si acquista un filato in stock può capitare che dello stesso colore, dello stesso bagno, ci siano più rocchine di piccoli pesi, le quali vengono rimesse insieme durante la roccatura. Quando si mettono insieme più rocche, per forza di cose, per unire le rocche, si generano dei nodi nel filato. Alcune roccature dispongono di una macchinetta che consente, invece di fare il nodo, di saldare il filato, questo fa sì che non si crei il nodo e quando si lavora il filato a macchina non si rompe o non si genera il classico bubbolotto del nodo. Ma in quel punto il filato è comunque più debole, ed in alcuni casi può accadere che si generi comunque un buco nel telo.
Quando invece c’è un nodo nella rocca si possono verificare due casi, quando viene lavorato a macchina.
1. – Il nodo passa all’esterno dell’ago della macchina e non si rompe, ma genera il bubbolotto del nodo. In questo caso il nodo va tagliato e si genera un buco nel telo, oppure va passato sul rovescio del telo.
2. – Il nodo si rompe e si genera un buco nel telo.
A meno che si disponga sulla macchina di un segnanodi. Il segnanodi è un piccolo strumento che si posiziona fra la rocca e la macchina. Il filo ci passa attraverso e se trova un nodo la macchina si ferma, o ti avvisa con un segnale audio. Il segnanodi si può acquistare ad un costo non molto elevato da un qualsiasi rivenditore di macchine da maglieria, ed è comunque la soluzione migliore.
Ma molte persone non dispongono di segnanodi e, purtroppo conoscono solo due soluzioni: disfare il telo e rifarlo, perdendo molto tempo (sappiamo tutti i tempo che ci vuole per realizzare un telo a macchina) oppure addirittura buttare il telo e rifarlo, avendo così, oltre alla perdita di tempo, anche una perdita in denaro, ed a volte anche una forte arrabbiatura con il fornitore del filato, soprattutto se si tratta di filati molto costosi, che invece, suo malgrado, non ha spesso nessuna colpa.
Invece c’è una soluzione migliore, che non tutti sanno mettere in pratica ma che consente di risparmiare tempo e denaro.
Prima di tutto quando si lavora a macchina un filato bisogna sempre tener conto dei nodi, che spesso si trovano anche nei filati “regolari”, cioè non in stock, che sono ancora più costosi.
Inoltre esiste un metodo molto semplice per ricostruire le maglie mancanti laddove si è formato il buco.
E’ sufficiente disporre di un ago da lana, non molto grosso e di un ago da macchina.
Abbiamo realizzato un video di esempio, che puoi vedere qui sotto, che ti fa vedere passo passo come si ricostruiscono le maglie. naturalmente ci vuole un po’ di pratica. Ti consiglio di guardare il video, anche più volte e provare con dei teli avanzati, o se non ne hai, fanne uno e esercitati con quello.
Ricorda sempre di ripassare due maglie prima e due maglie dopo il buco con l’ago da lana, in modo da fermare il filo affinchè una volta riparato il buco, non si sciolga.
Nel video abbiamo utilizzato un telo già trattato e lavato fatto sulla macchina da maglieria finezza 12, quindi abbastanza fine, ma è consigliabile, per non dire obbligatorio, riparare il buco prima del trattamento o lavaggio, cioè appena il telo è uscito dalla macchina.
Questo video è diviso in due parti, la prima parte contiene una riparazione semplice, di poche maglie, la seconda parte contiene una riparazione più complessa con alcune maglie cadute. Non ci sono molte spiegazioni verbali, ma credo che si capiscano comunque bene i vari passaggi da effettuare.
Premetto che la signora che ci ha consentito di realizzare il video ha lavorato con la macchina da maglieria a mano per quasi 20 anni, ed allo stesso tempo ha fatto la rammendina di maglieria e tessuto a maglia per oltre 40 anni. Adesso la signora ha quasi 80 anni di età e purtroppo non ha più la mano ferma e la vista di un tempo, ma ha ancora un tocco “magico”.
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